Alle donne piacciono gli uomini selvaggi come ai bambini piacciono i cani randagi
testo tratto da una canzone country
Alle donne piacciono gli uomini selvaggi come ai bambini piacciono i cani randagi
testo tratto da una canzone country
GRAZIE AMORE MIO DI AVER SFIDATO
TUTTO IL MONDO INSIEME A ME
DI AVER CERCATO UN’ALTRA VITA
ACCANTO A ME DI AVER SBAGLIATO E
POI PAGATO ANCHE DI PIU’
INSIEME A ME
GRAZIE PERCHE’ SO CHE QUESTO
AMORE NON POTRA’ FINIRE MAI
ANCHE SE IL MONDO
STA CROLLANDO INTORNO A NOI
NON PIANGERO’
IN QUALCHE MODO RIUSCIRO’
A DIRTI ADDIO
GRAZIE AMORE MIO
DA QUESTA SERA A CASA SOLO TORNERO’
DAL TUO BICCHIERE
COME AL SOLITO BERRO’
SUL TUO CUSCINO LA MIA MANO CORRERA’
E SARAI LA’
(SENSATION)
(Bardotti- Rimbaud-Charlebois)
1970
Patty Pravo ,Robert Charlebois,
18 ANNI
18 anni ed era lì
Col volto ancora da bambino
Eppure uomo
Come l’estate mi incendiò
Ed io guardandolo contai
I miei autunni
Ho messo agli occhi un pò di blu
Ed i capelli un pò piu giù
L’ha divertito
Quando è venuto incontro a me
Avrei pagato non so che
Per conquistarlo
18 anni e stava lì
Erà già tutto nell’età
La sua vittoria
Perché parlare mai d’amor
Diceva che parlar d’amor
è vecchia storia
M’ha detto “ho voglia di te”
Il suo respiro su di me
Aveva fretta
Un letto improvvisato e poi
Tra le sue braccie mi s’aprì
Un cielo immenso
Coi 18 anni stava lì
Che lo rendevano insolente
Di sicurezza
E si erà appena rivestito
Che io sconfitta ritrovai
La mia tristezza
Volevo dirgli “resta quà”
Ma per fermarlo non tentai
Neppure un gesto
M’ha detto “mica male sai”
Con il candor senza pietà
Dell’inconscenza
Ho messo agli occhi un pò di blu
Ed i capelli un pò più su
Come ogni giorno
Mi ero scordata per un pòDi aver due volte 18 anni
▪
Dalida
LA FAMOSA VOLPE AZZURRA
(Leonard Cohen – F. De Andrè)
▪▪▪
Le quattro di sera di fine dicembre
Ti scrivo e non so se ci servirà a niente
Milano é un po’ fredda ma qui vivo bene
Si fa musica all'”Angolo” quasi tutte le sere
Mi dicono stai arredando la tua piccola casa
In qualche deserto
E che per il momento stai vivendo di poco
O soltanto di quello
Sì, e Lucio, sai
Parla ogni tanto di te
Di quella notte in cui tu
Gli hai detto che eri sincera …
Sei mai stata sincera?
L’ultima volta ti ho vista invecchiata
Con la tua volpe azzurra famosa e sciupata
Lì alla stazione a contare mille treni
E tornartene a casa come Lili Marléne
Hai trattato il mio uomo come un fiocco di neve
Che si scioglie da sé
E un attimo dopo non era più l’uomo
Né per te né per me
E ti vedo lì con una rosa tra i denti
Un trucco nuovo per nuovi clienti
Ora Lucio si é svegliato
Anche lui ti saluta …
Che cosa altro dirti, sorella assassina
Che cosa altro scriverti adesso non so
Se non che mi manchi se non che ci manchi
E certo alla fine ti perdonerò
E se tornerai da ‘ste parti
Per lui o per noi
Troverai una rivale che dorme
E il suo uomo, se vuoi
E grazie per la noia che gli hai tolto dagli occhi
Io mi c’ero abituata e così
Non mi ero neppure provata
E Lucio, sai
Parla ogni tanto di te
Di quella volta che tu
Gli hai fatto la notte più bella
Ti saluto, tua
Ornella
◾◾◾
Brano interpretato da Ornella Vanoni ed incluso nell’nell’album Ricetta di Donna